IL MADE IN ITALY COME FATTORE IDENTITARIO DEL BRAND

Antonio Mangiola
13 set 2021

Non solo materiali e prodotto, ma anche competenze attraverso una collaborazione con gli atenei italiani.

Il Made in Italy è un vero e proprio brand che si posiziona nei primissimi posti dei marchi più riconosciuti al mondo subito dopo Coca Cola, Visa, ed altri prestigiosissimi loghi commerciali. Negli ultimi decenni, proprio per sfruttare la reputazione del brand Made in Italy tra i consumatori di tutto il mondo, si sono moltiplicate a dismisura le aziende estere che provano a sfruttare il potere commerciale del marchio. Il caso Parmesan, azienda che fattura due miliardi di euro solo nel mercato extra EU, è soltanto la punta di un iceberg di un fenomeno (purtroppo) in continua crescita. Anche le aziende del bel paese hanno però preferito utilizzare l’identità nazionale più per una strategia di marketing che per una reale prospettiva di valorizzazione delle conoscenze e delle tradizioni artigianali che ci vengono riconosciute in ogni angolo del pianeta. La nostra azienda, al contrario, ha deciso di percorre la strada sicuramente più difficile ma più onesta nei confronti dei propri clienti decidendo, già da tempo, e non per opportunità commerciali, di produrre soltanto con materiali italiani per una scelta identitaria e di onestà nei confronti di chi sceglie i nostri prodotti di illuminazione.

Way Point s.r.l. nasce con solide basi artigianali e di italianità del prodotto. Nello sviluppo aziendale ed industriali della marca, non ci si è mai dimenticati dei valori fondanti della compagnia andando controcorrente rispetto ai competitor nel mercato di riferimento. Negli ultimi decenni infatti, la stragrande maggioranza dei produttori, se non la totalità di essi, sono diventati importatori di parti del prodotto che in Italia vengono soltanto assemblati, appiattendosi in un mercato globale tarato al ribasso rispetto alle riconosciute abilità degli artigiani nostrani ed alla qualità e la bellezza del design tricolore. La filosofia Way Point è diametralmente opposta: il Made in Italy è, e resta, un valore sia rispetto al prodotto finale, sia e soprattutto per non perdere, come sta accadendo, una tradizione storica di artigianato e design a dispetto di regole di mercato che, soprattutto in quest’ultima fase, hanno mostrato tutti i limiti di un’economia globale senza identità e distante dagli utenti finali. Tutti i prodotti Way Point, L-Tech e Lumicom sono 100% Made in Italy.

Made in Italy non significa soltanto prodotto e materiali, lavorazione e design. Per questo, sempre nell’ottica di una continua ricerca, e per limitare la “fuga” dei nostri talenti all’estero, la nostra azienda ha già intrapreso collaborazioni con le università italiane finalizzate anche e soprattutto al coinvolgimento delle nuove generazioni, attualmente molto penalizzate dal mercato del lavoro. Questi rapporti di collaborazione con le Università italiane creano un interscambio di competenze e esperienza teso a sfruttare al meglio l’ottimo livello di preparazione dei neo laureati presso gli atenei della nostra penisola. Seguire ed accompagnare la carriera universitaria delle nuove generazioni permetterà agli atenei di avere costantemente il polso della situazione rispetto alle skills richieste dal mondo del lavoro permettendogli di creare corsi ad hoc per i propri studenti che annullino la distanza tra il fine studi e l’inizio delle attività lavorative. Parallelamente, Way Point avrà la possibilità di acquisire competenze altamente formate a cui, come succedeva nei decenni scorsi, offrire le esperienze reali di una bottega artigianale dove mettere a frutto gli anni di studio acquisendo le skills necessarie per una crescita professionale che non disperda nel tempo le competenze acquisite. Il progetto “Light For Future” è già stato avviato tramite uno spin off con l’Università degli Studi di Padova e con l’università degli Studi di Palermo. La prima, oltre a curare gli aspetti tecnici della produzione, ha dato vita a due start up innovative, entrambe con sede a Spilimbergo; la seconda, oltre alla cura degli aspetti di creatività, design e di ricerca dell’artigianalità persa nel tempo, ha il compito di studiare l’utilizzo dei materiali del territorio per quel che concerne la sostenibilità degli stessi.

Applicare il logo Made in Italy in un prodotto è una responsabilità. Farlo onestamente un dovere.

Antonio Mangiola