DAL 1° SETTEMBRE 2021 ENTRA IN VIGORE LA NUOVA DIRETTIVA EU SULL’ECODESIGN. WAYPOINT È GIÀ PRONTA DA TEMPO.

DAL 1° SETTEMBRE 2021 ENTRA IN VIGORE LA NUOVA DIRETTIVA EU SULL’ECODESIGN. WAYPOINT È GIÀ PRONTA DA TEMPO.
Photo by: ecolife.zone


È finalmente in vigore la nuova direttiva EU sull’ecodesign che apre ad un futuro nuovo e diverso
per il design in cui il prodotto andrà pensato in termini green ed ecosostenibili già dalla fase
embrionale della progettazione. Da oggi in poi sarà infatti obbligatorio tener conto delle risorse e
dei materiali usati, sia per ridurre l’impatto ambientale generato da una produzione non attenta al
pianeta, sia per contribuire alla riduzione della quantità di rifiuti generati, ideando oggetti che
abbiano delle spiccate caratteristiche di durabilità, riparabilità, aggiornamento e riciclabilità. Da
oggi, come in WayPoint facciamo già da anni seguendo il progetto “Light For Future” ideato da
Alberto Baesso, si dovrà partire da una progettazione che metta al centro dell’attività produttiva
aziendale i principi dell’economia circolare.

COS’È L’ECO DESIGN O DESIGN SOSTENIBILE?

L’obiettivo che si pone la direttiva 2009/125/CE è quello di “eliminare completamente l’impatto
negativo sull’ambiente attraverso un design intelligente e sensibile”. Questi risultati si ottengono
soltanto applicando l’ecodesign a tutte le fasi del ciclo vita del prodotto puntando a ridurre
l’impatto ambientale della produzione. Partendo dall’approvvigionamento e utilizzo delle materie
prime, che da ora in poi dovranno essere riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili e non tossiche, si
dovrà valutare anche il ciclo produttivo e la distribuzione finale del bene che, con l’entrata in
vigore della direttiva, dovranno rispettare criteri di riduzione del consumo energetico in fase di
produzione e di ridotto impatto ambientale. Infine, nella valutazione di ecodesign di un prodotto,
vanno valutati la durata e la capacità di riutilizzo. Il ciclo vita di un articolo deve poter essere il più
lungo possibile attraverso il riciclo o il riutilizzo dei suoi componenti e, in ultima alternativa, il
prodotto dovrà risultare biodegradabile al 100% tanto da permettergli di rientrare completamente
nel ciclo naturale.

COSA CAMBIA PER L’ILLUMINAZIONE CON LA DIRETTIVA ECODESIGN?

La normativa ecodesign semplifica e rende omogenea la legislazione EU dei prodotti di
illuminazione. Con il “Single Lighting Regulation” si vuole garantire, con l’obiettivo di una riduzione
di consumo energetico del 20% annuo, una fonte luminosa sicura, competitiva e sostenibile
grazie ad un innalzamento dei livelli di efficienza degli apparecchi di illuminazione. Questo
passaggio diventa un fondamentale strumento di uniformità dei prodotti che verranno
commercializzati nel mercato EU rendendo verificabile e applicabile il controllo degli articoli prima
che gli stessi entrino in commercio.

COSA CAMBIA PER UN PRODOTTO CON PORTALAMPADE TRADIZIONALE?

Gli articoli di illuminazione con portalampade tradizionali non subiscono variazioni rispetto alle
norme previste prima del 1° settembre 2021. Come succedeva in precedenza, l’indicazione
dell’efficienza energetica del prodotto viene affissa nella fonte luminosa stessa, la lampadina, dal
produttore.

COSA CAMBIA PER UN PRODOTTO CON FONTE LUMINOSA INTEGRATA MA SOSTITUIBILE?

Diverso il discorso per gli apparecchi di illuminazione provvisti di una fonte luminosa integrata ma
sostituibile. In questo caso il prodotto viene definito “contenitore” e l’utilizzatore dello stesso deve
poter fare autonomamente, piuttosto che usufruendo dei servizi di un centro assistenza, la
sostituzione dell’alimentatore e/o del modulo LED. In questo caso nell’etichettatura verrà indicato
il modello della fonte attraverso i seguenti pittogrammi:

 

info direttiva UE ecodesign

 

info direttiva UE ecodesign